Teniamoli d'occhio
23 Set 2017

A che età è consigliato sottoporre i bimbi a controlli che riguardano gli occhi?

In assenza di disturbi evidenti, possiamo suggerire il seguente calendario di osservazione:

la prima visita dal pediatra ai 6 mesi, poi al compimento dell'anno e successivamente al momento dell'ingresso alla scuola

materna e primaria (in pratica ai 3 e 6 anni) per monitorare il sano sviluppo del sistema visivo.

Come possiamo capire se i nostri figli hanno problemi di vista?

Osservando i loro movimenti e atteggiamenti possiamo intuire se c’è qualcosa che non funziona a dovere nel loro sistema visivo.

Se il bambino s'incurva sui testi da leggere, strizza gli occhi a scuola o davanti alla tv (per aiutarsi nella messa a fuoco), storce la faccia o corruga la fronte quando osserva un oggetto, sfrega molto frequentemente gli occhi o lamenta spesso mal di testa, ci troviamo di fronte a segnali di eventuali anomalie della funzione visiva.

Se scorgiamo qualcosa di “insolito” possiamo chiedere un parere. L’insegnante ci può confermare se ha le stesse nostre perplessità. L’ottico e il posturologo possono aiutarci a interpretare i campanelli d’allarme. L’oculista, con la collaborazione dell’ortottista, può valutare la necessità di intervenire con ausili o terapie.

In presenza di problemi funzionali o patologie oculari la tempestività dell'intervento è fondamentale per una efficace riabilitazione visiva. Qualunque anomalia acquisita in tenera età può comportare una alterazione nello sviluppo visivo e conseguentemente un anomalo sviluppo generale del bambino che impara “imitando” ciò che vede. Considerando quindi il fatto che la plasticità del sistema visivo si protrae fino a circa i 10 anni di età, diventa di fondamentale importanza, in caso di qualsiasi perplessità, agire quanto prima.

Lorica per Visiomed, settembre 2017

Lenti a contatto multifocali
17 Nov 2017

 Visiomed 1  2 multifocale

Visiomed considera....Lenti a contatto multifocali...perchè?

Quasi l’80% degli over-quaranta fatica a leggere da vicino, come le etichette sui generi alimentari o un semplice quotidiano, mentre quasi il 60% non riesce a leggere lo schermo del cellulare ed il 40% ha difficoltà a leggere l’orologio da polso.

Questa condizione è spesso causa di ansia e disagio, infatti per molti è più sgradevole ammettere una dipendenza dell’occhiale piuttosto che accettare capelli grigi e rughe.

Una soluzione, oltre all’utilizzo dell’occhiale, sono le lenti a contatto bifocali e/o multifocali concepite per offrire diversi poteri correttivi a diverse distanze.

Ma come funzionano?

Le lenti a contatto multifocali sono lenti con molteplici zone di correzione all’interno della stessa lente. In linea generale, una delle zone serve alla messa a fuoco degli oggetti vicini, un’altra per la messa a fuoco degli oggetti lontani e infine ve ne sono altre per le distanze intermedie. (cellulare, computer…)

Questa concezione consente di correggere la presbiopia, difetto visivo legato all’avanzare dell’età che si traduce nella difficoltà appunto di mettere a fuoco gli oggetti vicini.

Qual è la differenza tra lenti multifocali e lenti bifocali?

Le lenti a contatto multifocali sono concepite per offrire un passaggio graduale tra la zona  che corregge la visione da vicino e quella che corregge la visione da lontano. Sono molto simili agli occhiali a lenti progressive. Le lenti bifocali presentano invece una netta demarcazione tra la zona che corregge la visione da vicino e quella che corregge la visione da lontano.

Le lenti a contatto multifocali sono disponibili sia in materiali morbidi, quindi a durata giornaliera, quindicinale o mensile, che in materiali gas permeabili.

Non dimentichiamo che le lenti a contatto offrono libertà e movimento, soprattutto per chi pratica attività sportive agonistiche e non.

Le lenti a contatto morbide usa e getta, presentano tutta una serie di vantaggi per gli appassionati sportivi.

Innanzitutto sono assolutamente comode, inoltre dal momento che aderiscono perfettamente all’occhio, assicurano un campo visivo completo e una visione chiara e nitida in tutte le distanze, ovunque si sposti lo sguardo.

Le lenti a contatto non si appannano, non si sporcano, non cadono e non risentono minimamente del sudore.

Curiosità? Vieni da Visiomed a provarle...

 

Elena x Visiomed

Novembre 2017

Guida con Visiomed
03 Gen 2018

 Vidiomed

Circa 10 ore alla settimana alla guida…è la media per ogni italiano; ed è anche l’attività più impegnativa per la nostra visione. Richiede di analizzare numerosi dati visivi e di compiere rapidi e frequenti passaggi di messa a fuoco. Nella maggior parte dei casi i tempi di reazione dei conducenti dipendono dalla vista. Quindi una visione insufficiente provoca tempi di reazione più lunghi. Alla guida è importante un campo visivo ampio e nitido per la visione da lontano e un rapido passaggio lontano-vicino con il minimo movimento della testa, per esempio passando dalla strada ai sistemi di navigazione, dagli specchietti al cruscotto. La continua richiesta di messa a fuoco può diventare impegnativa, soprattutto per gli automobilisti di una certa età. Visiomed tramite Hoya propone  una soluzione progettata per rispondere a tutte le esigenze visive  degli automobilisti, offrendo elevata nitidezza di visione grazie allo speciale filtro “antiabbagliamento”. E’ un esclusivo filtro che assorbe in modo selettivo la componente blu della luce, riducendo così l’abbagliamento proveniente dal cruscotto, dall’illuminazione stradale e dai LED e fari Xenon che sopraggiungono dalla direzione opposta. Aumenta il contrasto e la luminosità percepita (trasmittanza), anche in situazioni di luce scarsa o condizioni metereologiche avverse. Il risultato è una visione più confortevole e rilassata anche in situazioni di guida stressanti.

Per tutte le informazioni che desiderate vi aspettiamo da Visiomed

Lorica x Visiomed, gennaio 2018

 

Visiomed ed il trattamento Blue-Control
04 Dic 2017

Ottica Visiomed vi propone il trattamento BlueControl della Hoya Vision Care.

Dispositivi come smarthphone, tablet, computer, portatili e televisori fanno parte della nostra quotidianità lavorativa e privata.

Purtroppo quasi sempre li usiamo a breve distanza ed i nostri occhi sono costantemente costretti a passare da immagini ed illustrazioni a testo, spesso anche ad alta velocità. Questo può causare diversi farstidi.

Gli schermi dei dispositivi moderni sono a basso consumo energetico ed emettono una luce blu che, a quantità eccessive, possono avere un effetto negativo causando affativamento degli occhi e conseguenti fastidi come secchezza degli occhi,  visione offuscata, ed altri ancora.

Il BlueControl è un trattamento antiriflesso che protegge dai dannosi effetti della luce blu emessa da schermi digitali e lampade a basso consumo.

Visiomed puntualizza che il BlueControl può essere fatto anche su lenti non correttive e quindi è un trattamento ideale per tutti anche per chi non ha bisogno di occhiali per difetti visivi ma semplicemente vuole prendersi cura dei propri occhi e benessere visivo.

Da Visiomed avrete tutti i consigli in tal caso e le varie proposte sul trattamento delle lenti.

Ed intanto che siete da Visiomed approfittatene per un controllo gratuito della vista.

Visiomed, dicembre 2017

Relazione tra sistema visivo e postura
10 Set 2017

vol foto

Può la vista essere causa di dolori al corpo? La risposta è sì.

I problemi di vista incidono sul rapporto della persona con l'ambiente circostante in quanto possono modificare l'assetto del capo e di conseguenza del resto del corpo. Il sistema nervoso centrale autonomo gestisce varie informazioni provenienti sia dall'esterno che da quello che il nostro corpo percepisce dall'interno, e ci conferisce l'equilibrio con il minor dispendio di energie possibile.  Nel momento in cui incliniamo il capo verso un lato, avremo una inibizione muscolare da parte del SNCA, ed un intervento a carico dei muscoli antagonisti per ristabilire il nuovo equilibrio.

Le principali alterazioni della vista causano conseguenze diverse:

Astigmatismo: porta ad una inclinazione del capo

Miopia: difetto della visione per lontano. Se non è simile su entrambi gli occhi determina una rotazione del capo per far si che l'occhio più miope si avvicini all'oggetto

Ipermetropia: porta gli occhi ad un lavoro continuo di messa a fuoco che si chiama accomodazione provocando frequenti cefalee e contrattura dei muscoli cervicali

Presbiopia: rendendo la lettura più difficoltosa, specie con l'aumento dell'età, è causa di contrattura dei muscoli cervicali e delle spalle

Strabismo: può portare a complicanze varie a seconda della forma ed entità

Insufficienza di convergenza: disfunzione di uno o più muscoli dell'occhio, che in modo non evidente, porta ad affaticamento e a muovere il capo in modo da aiutare a seguire gli oggetti quando gli occhi non riescono.

Qual'é il compito del Fisioterapista che si occupa di Posturologia?

Attraverso l'esame obiettivo e l'anamnesi del paziente deve riconoscere quando una alterazione di postura è dovuta alla vista o meno ed in caso lo fosse deve inviare subito il paziente al professionista di riferimento  per risolvere la causa. Lavorare sul sintomo senza eliminare la causa non è MAI la soluzione.

  1. L'esame obiettivo inizia con l'OSSERVAZIONE: schema di funzionamento specifico (?)
  2. Prosegue con la determinazione della Dominanza Oculare, con un apposito semplice test. Nella maggior parte dei casi i difetti di vista sull'occhio Non dominante  comportano conseguenze posturali peggiori,
  3. Si esegue il Test Muscolare per determinare qual'è il lato forte e quello debole,
  4. Si esamina la Motililtà Oculare in generale e in particolar modo l'acuità visiva monoculare da vicino e da lontano e la convergenza,
  5. Si osserva la tendenza del soggetto in esame ad essere destrorso o mancino
  6. Di conseguenza si esamina la postura durante la scrittura.

Perchè le persone si rivolgo al Fisioterapista Posturologo, e quali sintomi riferiscono?

Cefalee miotensive, Cervicalgia, Ipercifosi, Atteggiamento scoliotico non scoliosi ovvero curve ad ampio raggio auto correggibili, Dolori distali per sovraccarico funzionale di un arto piuttosto che l'altro e della catena muscolare posteriore piuttosto che quella anteriore.

I problemi di vista incidono sul rapporto della persona con l'ambiente circostante in quanto possono modificare l'assetto del capo e di conseguenza del resto del corpo. Il sistema nervoso centrale autonomo gestisce varie informazioni provenienti sia dall'esterno che da quello che il nostro corpo percepisce dall'interno, e ci conferisce l'equilibrio con il minor dispendio di energie possibile.  Nel momento in cui incliniamo il capo verso un lato, avremo una inibizione muscolare da parte del SNCA, ed un intervento a carico dei muscoli antagonisti per ristabilire il nuovo equilibrio.

Tutte le ametropie in genere (astigmatismo, miopia, ecc...), ovvero anomalie di rifrazione o movimento dell'occhio, possono causare conseguenze diverse a livello della posizione del capo nello spazio.

Qual'è il compito del Fisioterapista che si occupa di Posturologia?

E qual'è il compito dell'Optometrista che si occupa di Benessere Visivo?

Entrambi devono osservare il soggetto nella sua globalità per riconoscere quando una alterazione di postura è dovuta alla vista o viceversa una alterazione di vista è dovuta alla postura. Lavorare sul sintomo senza eliminare la causa non è MAI la soluzione.

Il Fisioterapista Posturologo esegue un esame obiettivo che consiste in:

  1. Osservazione del soggetto;
  2. Determinazione della Dominanza Oculare. Nella maggior parte dei casi i difetti di vista sull'occhio Non dominante  comportano conseguenze posturali peggiori;

3.Test Muscolare;

4.Test di Motililtà Oculare, Acuità Visiva monoculare da vicino e da lontano e la Convergenza;

  1. Si osserva la tendenza del soggetto in esame ad essere destrorso o mancino;
  2. Esame  della postura durante la scrittura.

Perchè le persone si rivolgo al Fisioterapista Posturologo, e quali sintomi riferiscono?

Cefalee miotensive, Cervicalgia, Ipercifosi, Atteggiamento scoliotico ovvero curve ad ampio raggio auto correggibili, Dolori distali per sovraccarico funzionale di un arto piuttosto che l'altro o della catena muscolare posteriore piuttosto che quella anteriore.  

Perchè le persone si rivolgono all'Optometrista e quali sintomi riferiscono?

Astenopia ovvero lacrimazione e bruciore agli occhi, dolore agli occhi, mal di testa e occhi arrossati.     

L'Ottico Optometrista esegue oltre all'esame obiettivo anche test soggettivi per valutare la necessità di utilizzare dei mezzi diottrici di compensazione visiva quali occhiali o lenti a contatto. 

In conclusione la nostra filosofia è quella di promuovere una sinergia tra professionisti che porti a non sottovalutare atteggiamenti e aspetti che presi singolarmente potrebbero sembrare poco rilevanti per una singola disciplina ma che possono essere la risposta al problema. L'Ottico Optometrista ed il Fisioterapista Posturologo collaborano per fornire una Correzione ottimale ed una Riprogrammazione Posturale Globale allo scopo di fare scomparire i sintomi fastidiosi citati precedentemente, per un Benessere Globale.

Relazione della Fisioterapista Posturologa Dott.ssa Sara Vignoli

Lorica per Visiomed, settembre 2017

 

occhio che prude

Se gratti...non vinci!!
29 Ago 2017

Occhio 1

Ho un occhio che mi prude…niente panico

A volte può capitare che si abbia fastidio o prurito agli occhi e viene richiesta una diagnosi telefonica;

ma noi di Visiomed  siamo Ottici Optometristi  e non possiamo fare una diagnosi, (essendo la diagnosi una valutazione medica) e inoltre se non vediamo l’occhio non possiamo nemmeno sapere  la situazione reale.

Possiamo però dare alcuni consigli per fare una piccola auto-diagnosi e capire se è tutto a posto oppure se è il caso di ricorrere al parere del medico.

In presenza di un problema agli occhi poniamoci queste 4 semplici domande:

  1. Ho gli occhi rossi?
  2. Ho dolore agli occhi?
  3. Ho secrezioni agli occhi?
  4. Mi da fastidio la luce?

Se rispondiamo in modo affermativo ad una soltanto di queste domande non ci dobbiamo  mettere immediatamente in allarme: attendendo alcune ore il sintomo sparirà oppure se ne aggiungerà un altro.

 Nel frattempo sarebbe meglio idratare gli occhi con delle lacrime artificiali preferibilmente monodose e lenitive.

Se ci troviamo a rispondere in modo positivo a 2 o più delle domande elencate sopra è meglio ricorrere prontamente ad un consulto medico. Se non riusciamo a contattare il nostro medico oculista di fiducia possiamo rivolgerci al Pronto Soccorso Oculistico che si trova nel polo ospedaliero per essere visitati da un medico. Questo perché si potrebbero innescare una serie di condizioni che ci possono portare ad una situazione di pericolo d’ infezione.

Se si fa uso delle lenti a contatto il discorso è diverso.

La lente è una protesi a tutti gli effetti collocata in un luogo delicato quindi alla comparsa del primo sintomo il consiglio è quello di rimuovere le lenti immediatamente fino a quando la situazione non sia tornata alla normalità,  proprio per non correre alcun rischio. Non potendo sapere se le lenti sono infette  è assolutamente necessario gettare via le lenti morbide ed il porta-lenti ed, al termine delle cure, mettere delle lenti nuove.

I portatori di lenti rigide-gas permeabili, devono portare le proprie lenti a farle pulire in modo approfondito dal professionista di fiducia.

 

Lorica x Visiomed, Agosto 2017